giovedì 15 dicembre 2011

I film di Natale 2011 & storie malate

Oggi durante il momento di relax "caffè&panino" ho soddisfatto la mia curiosità riguardante i film in uscita a Dicembre al cinema, constatando che per fortuna non ci sono solo il cartone di Natale e il Cinepanettone, o meglio, non ci sono solo questi.
Per farvi partecipi delle mie scoperte vi elencherò i film in uscita questo mese (non tutti, se no divento scemo) con un piccolo commento per ogni pellicola, giusto per fare una panoramica sulla situazione dell'industria cinematografica internazionale (che poi, internazionale...diciamo Hollywood) e nostrana. In conclusione vorrei poi parlare anche di una storia che mi ha fatto pensare, e che ha risvegliato in me un certo sentimento di indignazione; ora però cominciamo con

I FILM DI NATALE

-Emotivi Anonimi:
commediola sentimentale francese che narra la storia di due cioccolatieri che scoprono l'amore reciproco e la fiducia in loro stessi proprio per merito del cioccolato. Se volete usarmi come cavia per la Cura Ludovico segnatevi questo film nella lista degli audiovisivi da farmi vedere.
E' un delittoooooo!!!

-Il principe del deserto:
Jean-Jacques Annoud cerca l'effetto revival con un drammone di principi arabi. Pare faccia cagare, ma forse è la delusione di quei fans che si aspettavano un seguito de "L'amante" o "La guerra del fuoco 2". Vabbè.

ah c'è Antonio Banderas? Stica.

-Capodanno a New York: 
la meta preferita per i vacanzieri amanti del Capodanno vede nel 2011 Robert De Niro, Zac Efron, Jessica Biel e Ashton Kutcher impegnati nell'ennesima commedia rosa hollywoodiana.
Un film così banale che non mi viene in mente nessun commento.
Cercavo una foto di De Niro ed è uscita questa.

-Arthur e la guerra dei due mondi: 
terzo (?) episodio del cartone natalizio di Arthur, diretto da Luc Besson. No, niente sparatorie, mi dispiace.
Che faccina da culo...

-Finalmente la felicità: 
con tutta la buona volontà non riesco a scacciarmi dalla mente il pensiero che Pieraccioni faccia il regista solo per farsi l'attricetta di turno...ma parliamo del film: il solito film di Pieraccioni.

Maremma maiala! Pur'io ho fatto il regista ma un si tromba mai!

-Le Idi di Marzo: 
con George Clooney, di George Clooney. Film Politico, ma alle conferenze stampa Clooney nega (furbescamente?) le sue simpatie per il Partito Democratico. Bersani ci è rimasto male, ma poi gli hanno detto che ci si riferiva ai Democrats americani.

Soccia!

-Il gatto con gli stivali: 
il tanto annunciato spin-off di Shreck sbarca quest'anno al cinema. Antonio Banderas ancora questa volta dietro il microfono della sala doppiaggio, anche nella versione italiana. Per pubblicizzarlo hanno anche marciato sul fatto che in USA gli ispano-americani non contano un cazzo. Non prendetevela, l'ho letto su Tv Sorrisi&Cazzoni.
Che poi Banderas è Spagnolo, mica Messicano...Vabbuò.

-Vacanze di Natale a Cortina: 
LI MORTACCI VOSTRI! Anche quest'anno De Sica e compagnia bella ci offrono peti e fij de na mignotta come se piovesse. Se siete appena arrivati da Marte andatelo pure a vedere al cinema, gag nuovissime.
Delicatissimo!

-Sherlock Holmes, Game of Shadows:
sequel del primo Sherlock Holmes, diretto da guy Ritchie, interpretato dal mitico Robert Downey Jr.
So che non c'entra niente con l'originale di Conan Doyle ma si lascia guardare ugualmente. Probabilmente l'action più carino in circolazione in questo periodo, non me ne vogliano i fan dei romanzi.
Dov'è la pipa? E il cappellino??

-Penultimo paesaggio:
finalmente un film italiano che non sia una commedia per petomani, purtroppo le recensioni lo stroncano accusandolo di vacuità. Insomma, troppa tecnica e poco intreccio, peccato...peccato che in Italia si oscilli sempre tra i due estremi, pecoreccio e pretenzioso.

Poi oh, se siete degli intellettuali radical chic andate a vederlo, magari vi piace...

-Bloodline:
per gli amanti dello splatter col pandoro c'è Bloodline, storia di alcuni spiantati che si ritrovano vittime del solito serial killer che non ha altro da fare che aprire bionde. Può non sembrare, ma il film è italiano, per la precisione di un certo Edo Tagliavini.
Se vi piace l'horror DOVETE andarlo a vedere, nun ce so' cazzi.

-The Artist: film intellettual/poetico sulle vecchie glorie del film muto, mi sta già sul cazzo dopo aver sentito la sfilza di elogi rifilata dai critici. Occhio critico.
Spiacente, ma quando sento "The Artist" mi viene sempre in mente Prince...

-Enter the Void: 
FINALMENTE esce nelle sale italiane l'ultimo film di Gaspar Noè e ovviamente nessuno se lo caga...Se volete farvi (e farmi) un piacere andate a vederlo al cinema, e poi guardatevi anche Solo Contro Tutti. Irreversible invece non è il massimo, a mio parere.
DAI CAZZO!

-Ligabue Camp Volo 3D:
l'ho citato solo per dirvi che la gente che va a vedere i concerti al cinema mi fa pena. Se poi il concerto è di Ligabue...PUAH!
Ligabue Capocannoniere

-SENTIRSIDIRE quello che i genitori non vorrebbero mai:
titolone per un drammone italiano diretto da Giuseppe Lazzari: si raschia il barile del topos "ricco cattivo e povero buono". Quanto potrà essere banale e stucchevole? Prima di giudicarlo preferirei guardarlo, quindi per ora non calchiamo troppo la mano.

Chissà...

-Napoletans:
il titolo dice tutto. Commedia coi napoletani buoni e pasticcioni, i toscani grulli e le figone fighe. Primi piani di culi seguiti da esclamazioni dialettali tra il sacro e il profano. A sto punto vado a vedere De Sica...

Chettelodicoaffà, mortacci tua!

-Lo Schiaccianoci 3D:
un classico immortale, quasi come "Una Poltrona per Due" con Eddie Murphy, solo che questo è in 3D. Se avete dei bimbi, mi spiace, è una tappa obbligata. Meglio lo Schiaccianoci che lo Scassapalle.

Plin plin tiritin pin pin.

-Il giorno in più:
visto che mi sono rotto la minchia di scrivere su questi film di Natale vi segnalo l'ultima fatica di Fabio Volo, diretto da Massimo Venier. Se andate a vederlo al cinema non leggete mai più questo blog, grazie.

Fabio Volo in un momento di grande concentrazione.

-Midnight in Paris:
a grande richiesta mi chiedono anche di parlare dell'ultimo film di Woody Allen. Non lo farò perchè non mi piace Woody Allen e perchè Owen Wilson lo preferisco quando recita nelle commedie sceme. Tiè.

La locandina però è simpatica.

Ora invece parliamo della storia malata che mi è capitata sott'occhio qualche tempo fa:

nel bel mezzo di una sessione di zapping selvaggio sono finito a guardare Le Iene su Italia Uno, e ho visto un servizio che parlava di una bizzarra vicenda capitata nella mia città, Torino.
La vicenda vede protagonista un regista, Riccardo Mazzone, proprietario di una piccola casa di produzione cinematografica, la Pancreas Film. Come attività collaterale alla produzione di audiovisivi, la Pancreas Film gestiva un negozio online che vendeva materiale fotografico per professionisti del settore, roba costosa, insomma. Proprio questa attività commerciale ha messo nei guai Mazzone e la sua azienda, essendo stata utilizzata per coprire i deficit di budget riguardanti la produzione del primo lungometraggio di Pancreas: "I Tredici"; per produrlo, infatti, sono stati sottratti i soldi che i clienti dell' e-commerce avevano pagato per avere la merce acquistata. Il buco è cresciuto man mano, arrivando a circa 700.000 Euro (minchia!), e i clienti, rimasti a bocca asciutta, si sono organizzati su Facebook per riottenere il maltolto. Nel servizio delle Iene si vede Mazzone che, parlando con l'inviato Giulio Golia, ammette di aver utilizzato il capitale destinato ai clienti in attesa delle loro macchinette fotografiche per pagare gli alti costi del film. Verso la fine, dopo aver visto il regista in seria difficoltà, veniva proiettato un estratto del trailer e...sono rimasto esterrefatto! Il film, un Horror gotico in costume, non ha niente da invidiare alle produzioni d'oltreoceano, è girato bene (almeno quei pochi secondi che ho visto), e ha degli effetti speciali niente male. Preso dalla curiosità ho gironzolato un po' in Rete, fino ad arrivare alla pagina di Facebook gestita dai clienti gabbati: dopo aver letto quasi tutte le loro lamentele (è davvero tanta la mole di messaggi, mi ci sarebbe voluta una nottata intera per leggere tutto), ho iniziato a ragionarci su, e sono arrivato ad alcune conclusioni, alcune ovvie, altre meno. Partendo dal fatto che i clienti hanno ragione ad essere "incazzati", essendo stati alleggeriti di centinaia, se non migliaia di Euro a testa, mi sembra tanto che Mazzone si sia ridotto così perchè come tutti gli artisti ha creduto nel suo progetto fino a rimanerci scottato, agendo in maniera avventata e sconsiderata. Detto questo però, devo dire che quei pochi secondi di film che ho visto su Italia Uno mi han fatto venire in mente la situazione di un certo tipo di cinema italiano, dove esiste un mercato FOSSILIZZATO e impaurito che teme di proporre pellicole che magari non faranno la gioia dell' Italiano medio che va a vedere Fabio Volo o Christian De Sica, ma che comunque avrebbero una certa dignità e un discreto successo all'estero. Del resto, i film horror hollywoodiani sono campioni d'incassi anche qui, la serie di Saw è stato un successo anche nel nostro Paese...E allora perchè "I Tredici" non potrebbe essere un successo al botteghino? Da quanto ho capito Mazzone è finito in questa imbarazzante situazione perchè non è riuscito in tempo a vendere il film, magari se ci fosse riuscito non sarebbero arrivate Le Iene e i clienti sarebbero stati un po' meno incazzati. Quante case di produzione pagano i loro fornitori a babbo morto, attendendo l'acquisto della grande distribuzione? Eppure loro, avendo all'attivo magari diverse pellicole già distribuite nei cinema, possono permettersi questi giochetti all'italiana. Non trovo giusto che un bel film venga affossato in questa maniera solo perchè prima opera di una piccola casa di produzione che non poteva permettersi di trasferire il capitale riottenendolo in tempi brevi. Attenzione, io non giustifico Mazzone per quello che ha fatto, è stata una mossa scorretta approfittarsi di clienti innocenti, però spero in ogni caso che presto questo film venga acquistato e distribuito al cinema, così da poter ripagare tutte quelle persone che avevano acquistato sul Pancreas e-commerce e, ovviamente, per essere guardato da chi magari, come me, spera sempre di vedere nelle sale italiane un prodotto autoctono che possa rivaleggiare con le produzioni di genere provenienti dagli altri Paesi.
Proprio per questo ho intenzione di aprire una pagina su Facebook dove affermo che "Anche io guarderò I Tredici" e se la fortuna mi assiste, riuscirò a raccogliere tanti consensi di gente curiosa e desiderosa di vedere questo "film maledetto"...STAY TUNED!

4 commenti:

  1. volevo vedere se ti fotteva a te 4000 euro se postavi sta roba!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. C'è tanta di quella gente che porta vanti il vero cinema italiano che non ruberebbe un centesimo. Gente che si sacrifica, si fa pignorare la casa, ha doppio o triplo lavoro come me per poter provare a produrre e a distribuire le proprie pellicole. Se sei davvero appassionato come dici dovresti saperlo. Gente come quella che stai promuovendo è una ferita nel fianco, un cancro per chi soddisfa i palati di nerd cinefili come te. Che cazzo di credibilità può avere il cinema indipedente se promuoviamo ladri coglioni come Mazzone? La risposta è zero, e quello che rimane viene spazzato via dai cinepanettoni e tv trash.
    Ti meriti i Desica e i fabio Volo che tanto disprezzi; loro almeno non ci provano neanche

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